Museo del vecchio mulino

L’edificio si colloca nella zona periferica del centro storico, in direzione del tracciato ferroviario.


Tipologia Edificio

Periodo XIX secolo

Accessibilità Si

Visitabile Si

Restaurato fedelmente da un gruppo di appassionati volontari, il museo offre la possibilità di conoscere parte del periodo preindustriale, scoprendo il funzionamento del mulino idraulico e il processo di molitura nel suo complesso, oltre che rappresentare un luogo di interesse per gli appassionati di tradizioni e antichi mestieri. Il museo è suddiviso in tre sezioni: la prima è dedicata al mulino e contiene tre macine e i macchinari indispensabili alla produzione delle farine; la seconda è di carattere etnografico con la ricostruzione della bottega del calzolaio e la presentazione di vecchi mestieri e fornisce forniscono importanti chiavi di lettura sul rapporto uomo-attività antropiche ed ambiente; infine la terza è dedicata alle scienze naturali rimanda invece al ruolo di centro di divulgazione della conoscenza botanica e micologica del Museo: negli spazi espositivi sono infatti organizzate mostre periodiche su questi temi. Il mulino a palmenti di Roccavione appartiene a una tipologia che rimanda ai più antichi mulini nella storia e viene sfruttato soprattutto per la macinazione di semi, pigmenti, colori, cosmetici e prodotti farmaceutici. Il materiale in ingresso ha generalmente un diametro di qualche millimetro ed i prodotti completati si presentano sotto forma di polvere i cui granuli raggiungono la dimensione di circa 100 μm. Si tratta pertanto di una polverizzazione.

Condizioni di visita

Strada asfaltata, parcheggi bordo strada nelle vicinanze.

Su appuntamento e in occasione di eventi.

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Ulteriori informazioni

Bibliografia

  • Adriano Restifo, Mulini a pietra del cuneese , L’artistica, Savigliano 2006, pp. 114-115.
  • Andrea Levico, Vermenagna e Roya, le valli delle meraviglie , Primalpe 2007, p.88.
  • AA.VV., Le valli tra i parchi Marguareis e Alpi Marittime. Gesso, Vermenagna, Pesio, territorio della Bisalta , PiùEventi 2018, p.137.