Borgata Palanfrè

La borgata Palanfrè si sviluppa ai margini di un grande anfiteatro erboso che si alza verso la Costa del Pianard. nella Val Grande, la valle laterale che si apre sulla sinistra orografica della Valle Vermenagna all’altezza del centro di Vernante.


Tipologia Edificio

Periodo Vario

Accessibilità Si

Visitabile Si

Collocata in un grande anfiteatro erboso posto alla sommità della Val Grande, la Borgata di Palanfrè consta di una manciata di baite in pietra collegate al capoluogo comunale da una strada provinciale asfaltata. Abbandonata negli anni Settanta la borgata rappresentava il centro di maggior importanza della Val Grande, la valle che con le sue borgate e tetti contava all’inizio del XX secolo più di 2000 abitanti. Proprio per questa importanza la borgata è stata progressivamente riqualificata a partire dagli anni Ottanta: i ruderi delle antiche case sono stati ristrutturati dai proprietari e sono state avviate alcune imprese agricole e turistiche che hanno permesso l’insediamento di famiglie per tutto l’anno nella borgata. Oggi in Palanfrè risiedono stabilmente due nuclei di allevatori; le loro mandrie sfruttano quasi tutta la superficie pascoliva a disposizione nella Riserva, suddividendosi tra il Vallone degli Albergh e l’ampia conca di Pianard.

La borgata è punto di partenza di numerose gite escursionistiche che risalgono il crinale alpino, tra le quali spicca la Via dei Tetti descritta nell’apposita scheda. Il piccolo insediamento rappresenta una delle più riuscite opere di riqualificazione e recupero dell’architettura alpina rurale presenti sul territorio provinciale. Strutture abitative, ricettive e produttive sono state infatti recuperate con attenzione alle caratteristiche costruttive dell’area alpina e la borgata si caratterizza per una coerenza costruttiva che restituisce al visitatore un senso di omogeneità e autenticità raramente avvertibile.

Condizioni di visita

Accesso libero.

Approfondisci

Ulteriori informazioni

Bibliografia

  • Andrea Levico, Vermenagna e Roya, le valli delle meraviglie, Primalpe 2007, pp. 132-134.