Centro storico e meridiane

Il paese sorge a 10km da Cuneo, sulla statale del Colle di Tenda, all’incontro tra la Valle Gesso e Vermenagna.


Tipologia Edificio

Periodo Vario

Accessibilità Si

Visitabile Si

Di un insediamento incastellato riferibile all’attuale città di Roccavione si hanno notizie certe a partire dalla seconda metà del XII secolo, ma l’origine della città viene spesso collegata dalla tradizione storica al Castrum Auriatensium, un insediamento romano citato da fonti del II e del III secolo, probabilmente situato alla confluenza tra i torrenti Vermenagna e Gesso.

Le vicissitudini storiche di Roccavione e dei presunti insediamenti che lo hanno preceduto, seguono nelle loro coordinate generali quelle del Piemonte meridionale. In epoca romana fu quindi parte della regio Liguria et Aemilia (fino al IV secolo) e della regio delle Alpes Cottiae (fino al VI secolo), poi in seguito alle invasioni di Burgundi e Goti passò prima sotto il controllo bizantino e quindi ai regni longobardo e franco. Nel X secolo fu parte del comitato del Bredulo e quindi sottoposto ai vescovi di Asti; nel secolo XIII il comune rientrò più stabilmente tra i domini interessati dall’espansione dei marchesi di Saluzzo; alla fine del secolo passò come tutto il Piemonte meridionale sotto il dominio angioino; da questo ai conti di Savoia e attraverso le traversie dell’oca moderna alla Repubblica Italiana.

Tutta la Valle è segnata da meridiane, ma qui è possibile trovarne sia di antiche che di nuove. Quella più antica del paese si trova in via Giordanengo dal civico 42 e risale al 1798 (restaurata poi nel 1993). Sulla facciata di una casa porticata prospiciente Piazza Biagioni , si osserva invece un’antica meridiana con la scritta Sic nostra labitur (“Così va la nostra vita”); sul palazzo di fronte, all’angolo con via Roma, due orologi su lastra metallica, riportano alcuni avvenimenti storici del Comune e ancora, da citare, la meridiana del campanile. Di epoca più recente è invece un orologio solare su Villa Marro, al fondo di via Barale. Da menzionare ancora il sovraportone in Piazza Europa 22 ed il quadrante solare con gli stemmi delle antiche famiglie che dominarono il paese, realizzati da G. Reinaudi e G. Viara, sulla facciata dell’albergo Croce Bianca in via Giordanengo.

Condizioni di visita

Facile accessibilità, sia ferroviaria che su strada, con posteggi comodi per lasciare la macchina in area limitrofa al centro storico.

Liberamente fruibile.

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Ulteriori informazioni

Bibliografia

  • AA.VV., Le valli tra i parchi Marguareis e Alpi Marittime. Gesso, Vermenagna, Pesio, territorio della Bisalta , PiùEventi 2018, pp. 126-128.
  • Levico Andrea, Vermenagna e Roya Le valli delle meraviglie, Primalpe , Cuneo, 2007, pp. 84-95.